La nuova evangelizzazione
Don Mario Neva
Sacerdote

La Nuova Evangelizzazione richiama la primissima Evangelizzazione, quella di Gesù e degli Apostoli.
La Testimonianza, il Sacro Deposito, la Via, si cristallizza, si deposita, nel Nuovo Testamento.
Questo rapporto tra esperienza di incontro con il Dio vivente e la Parola scritta conosce un
precedente autorevole.
Quando infatti Gesù nei Vangeli, afferma che quanto accade, accade ‘secondo le Scritture, riferendosi all’Antico Testamento, intende affermare due principi fondamentali:
a) il primo è che tutto è previsto, preannunciato, profetizzato, soprattutto la Passione e la Croce, e che niente nella sua vita, così come nella nostra, accade per caso.
b) Il secondo è strettamente legato al primo: il compimento delle Scritture indica che esiste nel mondo una precisa volontà di Dio che si realizza in pienezza.
Leggendo i Vangeli nella luce dello Spirito e in comunione con la Chiesa, si stabilisce il contatto con il Cristo vivo. Lasciamo naturalmente aperte altre possibilità …
Dio fedele alle promesse è allo stesso tempo libertà Infinita.
Gesù è Creatore, Salvatore e Signore di tutti.
L’incontro con Cristo è un contatto di amore e di vita: sacramentale, spirituale, affettivo, dinamico, energetico,… non c’è altro motivo per cui essere cristiani.
In realtà siamo immersi in un vortice: Gesù vivo ci attira alla lettura, alla comprensione e alla pratica della Parola, con la forza dello Spirito Santo. Ciò si sperimenta soprattutto nella Liturgia.
Noi leggiamo la Parola alla luce del suo compimento: Gesù Morto e Risorto, che ci rende adatti al Vangelo con la Pentecoste.
Il superamento del Giudaismo è all’insegna dell’assimilazione, oggi si dice inclusione, e del compimento delle promesse; sebbene il giudaismo ufficiale abbia duramente contrastato Cristo e la prima Chiesa.
Gesù’ è Il modello di amore per i suoi, i giudei, i suoi che non l’anno accolto, non l’hanno sopraffatto; questo modo di relazionarsi è valido fino alla fine dei tempi.
Gesù è Giudeo secondo la carne. Non si legge il Nuovo Testamento senza questa pre-comprensione.
Paolo è l’emblema di questo amore-contrasto con il giudaismo; Egli, nella lettera ai Romani, profetizza il rientro dei Giudei nella Nuova Alleanza.