Palestina la terra di Gesù

Quando parli della Palestina devi sapere per prima cosa che hai messo piede nella complessità. È innanzitutto una complessità legata al passato, ma, allo stesso tempo, essa riguarda il presente e il futuro. 

Del passato rimangono tracce significative in parte ancora da esplorare, ma soprattutto rimane il libro, che con alcune variabili da non trascurare è in mano a milioni di esseri umani. Parliamo della Bibbia. Non è l’unica fonte ma certo la più significativa. La Bibbia è letta da Ebrei e Cristiani come libro ispirato, e si prevede una sua continua diffusione nel mondo. Dal punto di vista del suo rapporto con Ebraismo e Cristianesimo il Corano può considerarsi un apocrifo, ma questo dice bene il fatto che le tre religioni monoteiste hanno uno stretto legame con la Palestina, in modo diverso.

Complessità di fattori in questa terra che generano anche diversi punti di vista, diversi modi di guardarla, di pensarla e di viverla. 

Occorre dunque certamente visitarla e capirla nel suo insieme e poi praticare l’arte doverosa della distinzione in quello che appare a taluni come un intreccio, ad altri come un perenne  groviglio.

Con il nome Palestina (in greco: Παλαιστίνη, Palaistínē; in latino: Palaestina; in arabo: فلسطين‎, Falasṭīn; in ebraico: פלשתינה‎?, Palestina; in yiddish: פאלעסטינע, Palestine) viene indicata la regione geografica del Vicino Oriente compresa tra il Mar Mediterraneo, il fiume Giordano, il Mar Morto, a scendere fino al mar Rosso e i confini con l’Egitto.
I confini e lo status politico della regione sono cambiati nel corso della storia:il nome “Palestina” fu usato da scrittori greci antichi per indicare la regione tra la Fenicia e l’Egitto e poi fu ufficialmente adottato come nome di una provincia dell’impero romano, dell’impero bizantino e del califfato arabo omayyade e abbaside. La regione comprendeva la maggior parte del territorio chiamato nella Bibbia ebraica ‘”Terra di Canaan” e “Terra di Israele”. Occupa la parte meridionale della più ampia regione storica della Siria (o Levante) ed è considerata “Terra Santa” da ebraismo, cristianesimo e islam.
Durante il dominio ottomano l’area fu divisa in diverse regioni amministrative e comprendeva principalmente il Sangiaccato di Gerusalemme, oltre a parti del Vilayet di Beirut (il Sangiaccato di Nablus e il Sangiaccato di Acri) e del Vilayet di Siria. Dopo il crollo dell’impero ottomano fu creata a ovest del fiume Giordano la Palestina sotto mandato britannico (1922-1948), oggetto di una partizione nel 1947 a opera dell’ONU che ne destinò una parte a uno Stato ebraico (poi diventato Israele) e un’altra a uno Stato arabo (poi diventato lo Stato di Palestina).
Attualmente il suo territorio è quindi diviso tra lo Stato di Israele e lo Stato di Palestina, anche se la regione storicamente ha incluso anche parti degli odierni Stati di Giordania (l’area transgiordana più vicina al fiume Giordano, sulla sponda orientale), della Siria e del Libano.